Le flashcards come risorsa didattica

Le flashcards come risorsa didattica

Le flashcards  (immagini riferite a lemmi o a semplici strutture linguistiche) sono molto utili per l’apprendimento di nuovo lessico. Se ne trovano già fatte ma è possibile (soprattutto oggigiorno, con l’utilizzo del computer), crearsene delle personali in poco tempo. Infatti, non sempre è possibile “coprire” tutto il lessico in uso con tali sussidi già pronti.  Bisogna però tener conto, in caso di flashcards autoprodotte, di alcune semplici cose:

–     le immagini devono essere sufficientemente grandi (per essere visibili) ma anche di facile trasporto da parte del docente (non devono essere a grandezza “poster”…)

–     devono essere chiare, cioè rappresentare un solo elemento (una pera, non un albero di pere…)

–     devono essere semplici (anche nei colori), in modo che l’alunno non disperda la sua attenzione sull’immagine, dandone poca al suono/parola ad essa associata.

 

Con le flashcards, oltre alla semplice presentazione delle nuove parole, è possibile svolgere altre attività divertenti ed utili, sotto il profilo didattico, in quanto occasioni per “giocare” utilizzando la lingua:

–     giochi di memoria: le carte vengono girate (alla lavagna), oppure ne viene fatta scomparire una, mentre i bambini non vedono. Questi devono dire il nome dell’oggetto/parola che manca;

–     indicare la carta chiedendo ai bambini di dire il suono/parola corrispondente;

–     dare una carta ad alcuni bambini, che mostrano alla classe la propria. Far nascondere le immagini ai bambini, indicarne alcuni a caso e chiedere alla classe di indovinare cosa abbiano dietro la schiena (oppure girata sul banco)…

–     dare ai bambini strisce di cartoncino plastificato sulle quali sono scritte le parole corrispondenti alle flashcards alla lavagna: ogni bambino deve incollare o associare la sua parola all’immagine (o viceversa, scrivendo i nomi anche sulla lavagna …)

–     “telepatia”: chiedere ai bambini di indovinare quale immagine voi avete in mano, immagine cheloro non vedono);

–     “I spy”: mettete ciascuna carta in una busta dove avrete praticato dei fori.  Chiudete le buste e poi fatele girare per la classe, invitando i bambini ad identificare gli oggetti che vedranno solo parzialmente attraverso i fori (eventualmente dare un numero ad ogni busta);

–     “Nascondino”: prima della lezione nascondere delle flashcards in classe (magari dietro cartelloni, per cui si vedono parzialmente) ed invitare ai bambini ad indicare dove si trova una particolare immagine. Importante: fare subito questo gioco appena entrati in classe, in modo che i bambini non si distraggano nel ricercare le immagini o alcuni partano già favoriti in partenza;

–     “Categories”: scrivere alla lavagna alcune grandi categorie (cibi, vestiti), poi mostrare immagini a casaccio che i bambini dovranno nominare ed associare alle categorie. Questo gioco può essere fatto a squadre o singolarmente;

–     “Scramble”: appendere alla lavagna alcune immagini, associate a dei numeri. Distribuire ai bambini le parole corrispondenti alle immagini, ma anagrammate. I bambini dovranno associare le parole al numero dell’immagine;

–     “Simon says”: dare a tutti i bambini una flashcards. L’insegnante chiamerà una parola che corrisponde ad un’immagine, ma il bambino a cui è capitata dovrà alzarla solo se il docente, prima della parola, avrà detto “Simon says”;

–     “Matching”: appendere da una parte le immagini e dall’altra le parole, girate tutte verso la parete. I bambini, uno alla volta (singolarmente o a squadre) dovranno girare l’immagine e cercarla di abbinare alla parola scritta corrispondente;

–     “Secret Message”: dividete la classe in due o tre squadre, a seconda dei numero di bambini.  Se c’è spazio, allineate le squadre (in piedi o sedute) su due o tre file, uno dietro l’altra, rivolte verso la cattedra.  Chiamate i primi di ogni squadra e mostrate loro tre o quattro carte illustrate con oggetti di cui la classe conosce il nome in inglese (da notare che la stessa attività si può svolgere con le carte rappresentati le parole scritte  dei vocaboli se si vuote fare esercizio di lettura). Ogni bambino ritorna alla sua squadra e sussurra le tre o quattro parole al compagno di squadra successivo, che a sua volta fa lo stesso con un altro compagno, e così via fino in fondo alla fila.L’ultimo membro della squadra viene alla cattedra e sceglie le tre o quattro carte che pensa siano state mostrate al primo membro della sua squadra;

–     “Make sentences”: appendere alla lavagna immagini di oggetti, colori e numeri. Chiedere ai bambini di fare una frase utilizzando quelle parole il cui oggetto è alla lavagna.

Si ricorda che nella sezione “Digital assets” di questo blog sono presenti link a siti che rendono disponibili, gratuitamente, immagini utilizzabili per la creazione di flashcards. Le immagini in b/n possono essere facilmente colorate, in modo da evitare costose stampe a colori. Tra tutti i siti indicati ci permettiamo si segnalare Midisegni (http://www.midisegni.it/)

 

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